Gatto orientale
Esistono centinaia di razze di gatti diverse, ciascuna con le sue peculiarità. Alcune sono incantevoli, altre non ci piacciono per nulla, eppure ciascuna ha i suoi ammiratori. Come si suol dire, “de gustibus non disputandum est”. Oggi vi parleremo proprio di una di quelle razze che o piacciono o non piacciono, senza vie di mezzo. Stiamo parlando del gatto orientale.
Tutto quel che c’è da sapere sul gatto orientale
Scopriamo di più su questa peculiare razza che risveglia la passione di molti. Se non altro, è indubbiamente una razza originale e diversa rispetto a molte altre più conosciute.
Storia e origini
Questo gatto è originario della Thailandia e, sebbene non sia ad oggi molto chiaro il perché, è conosciuto anche con l’appellativo di “lo straniero”. Inizialmente, in molti credettero si trattasse di un siamese, tuttavia si resero presto conto che le differenze tra le due razze erano molto più evidenti di qualsiasi somiglianza.
Sebbene inizialmente non fu un gatto di particolare successo, oggi a Bangkok il 50% dei gatti è di questa razza. Nel 1920 i primi esemplari arrivarono in Gran Bretagna, sebbene le preferenze rimanevano per i siamesi. Infatti, si dovette aspettare fino al 1950 perché alcuni allevatori inglesi cominciassero a studiare la possibilità di sviluppare la razza orientale.
Intorno al 1968 anche gli allevatori americani cominciarono ad interessarsi al gatto orientale, finché non si arrivò al culmine negli anni ’70, con il riconoscimento ufficiale della razza.
Caratteristiche fisiche
Di dimensioni medie, hanno un corpo snello ed elegante. Sono al tempo stesso forti e resistenti, ma non hanno mai le spalle più larghe delle anche.
La loro testa è ben proporzionata con il resto del corpo, sebbene abbiano un cranio di forma convessa. Il loro muso è piccolo e il loro collo lungo e magro.
Le loro orecchie sono senza dubbio la loro caratteristica di maggior rilievo: sono grandi e appuntite. Di fatto, ci ricordano il famoso gatto egiziano. Le punte non sono mai inclinate, né davanti né all’indietro.
Le zampe del gatto orientale sono lunghe e sottili, con i piedi piccoli e di forma ovale. La loro coda è lunga e fine e il pelo è corto ma morbido, brillante e sottile.
La loro tonalità ufficiale è nera, azzurrognola, cioccolato, rosso, crema o cannella, con o senza macchie e con o senza sfumature. Questi sono soltanto i colori principali, poiché sono ammesse all’incirca altre 12 tonalità in due colori, tigrato o sfumato.
Comportamento
Hanno una personalità molto simile ai siamesi, razza conosciuta per il loro sprint e il loro caratterino. Se i gatti sono di per sé esseri indipendenti, questi lo sono ancor di più. Sono inoltre più curiosi del solito e per questo richiedono maggiori stimoli mentali per prevenire la noia.
Forse è questo uno dei motivi per cui il gatto orientale è molto socievole ed ha una grande propensione per il gioco. Ama interagire con gli altri gatti e con gli umani attraverso la vocalizzazione, fattore che gli consente di tenere relazioni positive con gli altri. Se e quando vuole, chiaro.
È molto stabile e si mostra sempre disinvolto, anche nelle avversità. È riservato ed affettuoso, ma come detto prima, soltanto quando vuole. Sarà lui a cercare la vostra compagnia e il vostro affetto.
Ha una voce più potente rispetto ai gatti più conosciuti, caratteristica che emerge fin da quando è cucciolo. È un animale da esterni sebbene si adatti bene anche alle mura di casa – se vivete in appartamento forse sarà necessario che lo portiate a passeggio.
Questo è quanto c’è da sapere su questo bellissimo animale, di certo particolare, ma che fa parte dei meravigliosi regali che la natura ci ha fatto. Se cercate un compagno affettuoso e indipendente, tranquillo e dolce, un gatto orientale è il vostro animale ideale.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.