Il comportamento del lupo
Scritto e verificato la psicologa Sara González Juárez
Il comportamento del lupo è sempre stato associato ad un’atmosfera da incubo: ululati, occhi luminosi di notte e zanne affilate. Nei tempi antichi, quando gli umani vagavano per foreste non protette, questi canidi potevano essere un vero pericolo.
Ma oggi la situazione è cambiata. Il folklore rurale ha concesso storicamente la licenza allo sterminio di questa specie, sia per proteggere il bestiame, sia per appendere la testa al muro come se fosse un trofeo, portandolo al rischio di estinzione. Conoscere la sua vera natura è essenziale per salvare questo canide dalla scomparsa permanente.
Le caratteristiche del lupo
Il lupo (Canis lupus) è un mammifero appartenente all’ordine Carnivora e alla famiglia Canidae. Attualmente sono riconosciute circa 50 sottospecie di lupo, anche se si tratta di un argomento ancora piuttosto discusso per le somiglianze tra alcune di esse.
La sua altezza varia tra i 60 e i 90 centimetri, mentre può raggiungere i 130 di lunghezza, comprendendo anche la coda. Gli esemplari maschi sono generalmente più grandi delle femmine, e possono raggiungere un peso di 90 chilogrammi. Sono in grado di adattarsi a diversi ecosistemi a seconda della specie: tundra, ambienti rocciosi o montuosi, praterie, foreste e persino deserti. Sono distribuiti in tutto l’emisfero settentrionale.
La dieta del lupo è fondamentalmente carnivora e opportunista. Caccia grandi prede quando vive in gruppo, e piccoli mammiferi quando si trova da solo.
Il carattere del lupo
I lupi vivono in gruppi caratterizzati da una struttura fortemente gerarchica. Sono animali intelligenti, con una comunicazione ricca e varia, tipica dei branchi con complesse relazioni familiari. Sono anche territoriali, quindi possono diventare aggressivi se si sentono invasi o minacciati.
Le loro abitudini sono fondamentalmente notturne, poiché di notte possono percorrere lunghe distanze alla ricerca di cibo. Possono anche essere visti attivi durante il giorno, ma in queste ore è molto più probabile che si fermino a riposare.
La comunicazione del lupo
Trattandosi di animali socievoli, la comunicazione è un elemento di grande importanza all’interno del comportamento del lupo. Ci sono tre principali vie di comunicazione in questa specie: olfattiva, uditiva e visiva. Qui di seguito, ve li illustriamo in modo più dettagliato.
Comunicazione olfattiva
I lupi hanno un olfatto molto sviluppato che consente loro di captare gli odori in un raggio di diversi chilometri. Utilizzando sostanze chimiche volatili nelle urine e nelle feci, sono in grado di marcare il territorio e dare informazioni sulla loro salute, identità e momento riproduttivo.
Sono anche dotati di ghiandole esocrine sulle gambe, che consentono loro di sapere chi ha camminato nel loro ambiente e di seguirne il sentiero se si tratta di una femmina in calore.
Comunicazione orale
I lupi hanno una vasta gamma di vocalizzazioni: ululati, ringhi, latrati e lamenti. Di solito i suoni più forti servono come avvertimento o marcatura del territorio a lunghe distanze. Quando si tratta di socializzare all’interno del branco, invece, tendono a usare guaiti, gemiti e grugniti a basso volume.
L’ululato, in particolare, è una chiamata interurbana per localizzare il proprio branco o altri individui. Si ipotizza anche che si tratti di una marcatura a lunga distanza.
Se vi state chiedendo se davvero i lupi ululano alla luna, sappiate che è un mito: quando alzano la testa può sembrare che la stiano guardando, ma è un gesto che permette loro di far arrivare il suono a un distanza maggiore.
Comunicazione visiva
Il comportamento del lupo ha una forte componente visiva in termini di posture e gesti. Poiché le vocalizzazioni possono attirare concorrenti o invasori dal loro territorio, tutto ciò che riguarda la socializzazione di gruppo e l’istituzione di gerarchie è fondamentalmente basato sul non verbale.
Attraverso il linguaggio del corpo, i lupi possono trasmettere emozioni come paura, rabbia e persino affetto, o esprimere atteggiamenti giocosi.
La gerarchia si stabilisce attraverso comportamenti di dominio e sottomissione, solitamente manifestati attraverso gesti. Ad esempio, un lupo sdraiato sulla schiena in una posizione tesa mostra sottomissione a un individuo di rango superiore.
Il comportamento del lupo
Lo studio del comportamento del lupo si basa sull’indagine fondamentale della loro socializzazione. In seguito, riportiamo dettagliatamente il suo atteggiamento in diversi contesti della vita.
Comportamento nel branco
I branchi sono generalmente gruppi familiari dominati da una coppia riproduttiva, chiamata alfa. Ci sono anche giovani di età diverse o altri parenti. La dimensione del branco può variare molto, tra i 2 e i 40 esemplari; tuttavia, i più comuni sono gruppi da 8 a 9 individui, che è il numero ideale in modo che tutti possano mangiare quando viene cacciata una preda.
Poiché la coppia dominante è solitamente l’unica a riprodursi, le dinamiche di fissione-fusione si osservano in grandi gruppi, in cui alcuni membri tendono a dividersi in gruppi più piccoli e migrare in altri territori. Tuttavia, possono scegliere anche di rimanere con il branco per tutta la vita.
Comportamento da solitario
Alcuni esemplari possono lasciare il proprio gruppo familiare per cercare un partner o il proprio territorio. A volte formano un nuovo gruppo con un compagno o si uniscono a un branco di accettazione. In ambienti numerati, possono essere lasciati soli e trascorrere il resto della loro vita in questo modo.
Comportamento alimentare
I lupi hanno dimostrato di essere in grado di escogitare strategie di caccia per catturare la loro preda. Quando si tratta di animali dispersi, sono in grado di viaggiare per chilometri da soli mentre comunicano per dare notizie sui loro risultati.
Questo comportamento deriva dalla competizione con altri predatori, poiché quando cacciano in gruppo hanno un vantaggio rispetto ad altre specie solitarie, come volpi e orsi. Muoversi in gruppo, invece, fornisce loro una maggiore protezione contro eventuali attacchi di altri carnivori.
Gli esemplari più anziani sono in grado di trasmettere informazioni e insegnare strategie di caccia a quelli più giovani, come le tecniche per catturare le prede o le posizioni ottimali per farlo.
I lupi sono creature intelligenti e sensibili senza un briciolo di male. Il fatto che non siano a misura d’uomo non toglie loro il diritto alla vita, poiché oltretutto svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio degli ecosistemi. Quando un lupo scende ad uccidere pecore negli allevamenti, ponetevi questa domanda: correreste lo stesso rischio se aveste abbastanza cibo e spazio?
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