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Il gheppio minore: il più piccolo dei falchi

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Il gheppio minore è un rapace diurno di piccole dimensioni, che in passato era facile avvistare sui campanili o sulle torri. Dopo una vertiginosa diminuzione della loro popolazione, ora per fortuna hanno ripreso ad aumentare di numero.
Il gheppio minore: il più piccolo dei falchi
Miguel Mata Gallego

Scritto e verificato il biologo Miguel Mata Gallego

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il gheppio minore è un bellissimo uccello insettivoro che un tempo era possibile avvistare nei campi, nelle colombaie, nelle torri o nelle case abbandonate. Tuttavia, il numero di esemplari è diminuito drasticamente un secolo fa a causa delle azioni degli uomini.

Attualmente, l’installazione di nidi artificiali e gli sforzi per la sua conservazione hanno migliorato notevolmente le condizioni di vita di questo animale. Tuttavia, la sopravvivenza di questa specie è ancora minacciata. In questo articolo, vi parleremo delle caratteristiche di questo piccolo rapace diurno: cosa mangia, dove vive e quali sono le minacce per la sua sopravvivenza.

Il gheppio minore: il più piccolo dei falchi

Il gheppio minore (Falco naumanii) è il più piccolo dei falchi. Questo piccolo uccello appartenente all’ordine dei falconiformi non supera i 65 centimetri di lunghezza. Di solito, lo si confonde con il gheppio comune (Falco tinnunculus). Quali sono le principali caratteristiche di questo uccello?

  1. Nei maschi, la testa e le penne copritrici delle ali sono grigio-bluastre. Il petto è bianco o color crema e presenta delle macchie nere. A differenza del gheppio comune, il dorso è bruno-rossastro e non ha macchie.
  2. Le femmine sono simili, ma hanno dei colori più tenui, principalmente bruno-rossastri. Come i maschi, presentano le caratteristiche macchie sul petto.

L’alimentazione del gheppio minore

Il gheppio minore è un rapace diurno che si nutre principalmente di insetti. La sua dieta è costituita quasi interamente da cavallette, grilli e locuste. A volte, questi uccelli si nutrono anche di piccoli vertebrati come rettili, anfibi o roditori.

Di solito, il gheppio minore caccia in gruppo in aree aperte e senza alberi. Generalmente, parte dall’alto scrutando l’orizzonte appollaiato sui pali o sugli alberi in cerca di prede. Un altro metodo di caccia di questo falco è quello di setacciare il terreno. Grazie alla sua capacità di sbattere le ali, riesce a rimanere sospeso a pochi metri dal suolo e a seguire la sua preda fino alla cattura.

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Il gheppio minore: un uccello campestre e coloniale

L’habitat del gheppio minore è la campagna. Ci riferiamo a campi coltivati o destinati al pascolo, steppe o luoghi ad una certa altitudine dove può cacciare. Di solito, preferisce aree agricole che presentano una sufficiente biodiversità. In questi luoghi vivono gli insetti di cui si nutre.

Tuttavia, da decenni, l’intensificazione dell’agricoltura è una delle principali cause dell’enorme riduzione del numero di esemplari di gheppio minore.

Indubbiamente, una delle caratteristiche principali del gheppio minore è di essere un uccello coloniale. Questi animali formano delle colonie numerose che occupano le case abbandonate, i campanili o le torri al cui all’interno nidificano e allevano i loro pulcini.

Pertanto, è comune vedere questo uccello nei campanili o negli edifici di molti villaggi rurali, divenendo un’attrazione per le popolazioni locali che amano la natura e gli uccelli. Il gheppio minore è un chiaro esempio di animale rurale e di fauna autoctona.

Un uccello migratore

Per quanto riguarda la sua distribuzione, possiamo dire che è un uccello migratore. Si riproduce in Europa, dove trascorre la primavera e l’estate formando delle colonie che cacciano nei campi di questo continente. In autunno, migra verso le aree più calde del Sahel in Africa. È noto che numerosi esemplari vivono tutto l’anno nelle regioni meridionali della Penisola iberica.

Stato di conservazione del gheppio minore

La principale minaccia per questo bellissimo rapace è rappresentata dalla perdita del suo habitat di foraggiamento. L’intensificazione dell’agricoltura rende sempre più difficile a questi animali poter trovare dei luoghi dove nutrirsi di insetti. Di fatto, l’uso dei pesticidi distrugge a breve e lungo termine le popolazioni di invertebrati di cui si nutrono.

Inoltre, i gheppi minori tendono a nidificare in siti come le case in rovina, che vengono continuamente demolite. In Spagna, ad esempio, a causa della perdita del 95% della sua popolazione (nel XX secolo), hanno classificato questa specie come specie a rischio di estinzione ed hanno sviluppato dei piani di recupero.

Tra i vari piani di conservazione del gheppio minore elaborati dagli spagnoli, il più ambizioso è rappresentato dalla costruzione di edifici, chiamati primillares, con dei buchi che permettono ai gheppi di nidificare. In questo modo, si possono monitorare le colonie di falchi e lo stato di salute dei pulcini.

Nella comunità di Madrid, l’associazione per il recupero della fauna autoctona, GREFA, ha costruito 12 primillares che hanno permesso di studiare in modo approfondito questa specie di falchi; oltre che rappresentare un’attrazione per il turismo ambientale.

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Un rapace che ha bisogno del nostro aiuto

Vari studi confermano che gli sforzi per la conservazione di questo falco hanno dato i loro frutti. I gheppi minori sono passati da 5000 coppie a 12000. Tuttavia, le popolazioni di questi falchi sono ancora minacciate. Pertanto, bisogna continuare a promuovere la nidificazione di questa specie attraverso la costruzione di edifici o altre strutture che possano accogliere i nidi di questi animali.

Allo stesso modo, bisogna rivedere l’uso degli insetticidi in agricoltura. Questa pratica, che elimina le popolazioni di insetti, è altamente dannosa sia per il gheppio minore che per altri uccelli. L’uso massiccio degli insetticidi è altamente dannoso per gli ecosistemi. Questo dovrebbe farci riflettere.


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Colaboradores de Wikipedia. Falco naumanni [en línea]. Wikipedia, La enciclopedia libre, 2020 [fecha de consulta: 25 de febrero del 2021]. Disponible en <https://es.wikipedia.org/w/index.php?title=Falco_naumanni&oldid=124208482>.

Madroño, A., González, G. G., & Atienza, J. C. (Eds.). (2004). Libro rojo de las aves de España. Organismo autónomo parques nacionales.

https://www.grefa.org/proyectosgrefa/23-proyectos/cernicalo-primilla/red-de-primillares/2893-cernicalo-primilla-proyecto-qred-de-primillaresq


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