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Il serpente a sonagli, il più velenoso del Nord America

3 minuti
Il serpente a sonagli è una specie di serpente molto temuta per il suo veleno, che può essere letale.
Il serpente a sonagli, il più velenoso del Nord America
Ultimo aggiornamento: 19 agosto, 2019

Il serpente a sonagli appartiene alla famiglia delle vipere, in particolare al genere Crotalus. Sono animali endemici del continente americano che si distribuiscono dal Canada all’Argentina settentrionale. In questo articolo, parleremo del serpente a sonagli, il più velenoso del Nord America.

La caratteristica più rilevante del serpente a sonagli è la coda, che gli dà il nome. Sono riconosciute più di 20 specie di serpente a sonagli, il più velenoso del Nord America.

Le differenze tra vipera e serpente

Come abbiamo detto, il serpente a sonagli appartiene alla famiglia delle vipere. Le vipere sono normalmente velenose, sebbene non tutte siano considerate pericolose, e i serpenti in genere non lo sono, o almeno non possono inoculare un veleno che provoca gravi danni.

Per distinguere una vipera da un serpente, si osservano principalmente il muso e le squame. Le vipere di solito hanno le squame più piccole e il muso appuntito. I serpenti sono generalmente più grandi, hanno squame più grandi e non hanno il muso.

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Tutte queste sono caratteristiche generali, ma poi ogni specie ha le sue peculiarità. Quindi, se trovate un serpente e sospettate che possa essere velenoso, per precauzione sarà meglio allontanarsi. Tuttavia, sappiate che i serpenti tendono ad avere più paura di noi di quanta ne abbiamo noi di loro.

Il crotalo o serpente a sonagli, il più velenoso del Nord America

Il serpente a sonagli, il più velenoso del Nord America, è facile da riconoscere: a pochi metri di distanza, si più ascoltare il suono del loro crepitio. Il crotalo o serpente a sonagli possiede una struttura di dischi ossei che si scontrano con il movimento e producono un caratteristico suono a sonagli.

È possibile calcolare l’età di questi serpenti dall’aspetto del loro sonaglio, che va crescendo con l’età. Gli esemplari giovani, infatti, potrebbero non presentarlo.

Il serpente a sonagli può superare i due metri di lunghezza e raggiungere i quattro chili di peso. Non è un serpente molto grande, ma il suo veleno può essere mortale.

Vale la pena ricordare che difficilmente un serpente a sonagli attacca da solo: lo fa solo quando si sente in pericolo.

Il rumore dei sonagli che fa con la coda è un segnale di avvertimento quando si sente minacciato e cerca di scoraggiare l’avversario. Naturalmente, ogni specie può essere più o meno eccitabile, per questo motivo si raccomanda molta cautela se ci si dovesse trovare di fronte ad uno di questi serpenti.

L’habitat del serpente a sonagli

Molti di questi serpenti preferiscono i climi desertici e si trovano raramente nei terreni umidi. Il serpente a sonagli, il più velenoso del Nord America, può essere trovato nei cumuli di termiti abbandonati, nelle piantagioni di cereali o caffè e nelle fattorie vicine, dove predilige i fienili perché lì trova facilmente i ratti di cui si nutre. Di conseguenza, in questi posti c’è maggiore pericolo di essere morsi da un serpente a sonagli.

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Alcune specie abitano le zone umide della giungla ed altre escono solo di notte. Sono anche ottimi nuotatori e possono mordere nell’acqua.

In generale, non sono specie arboricole e si muovono sul terreno, anche se ci sono eccezioni tra le specie e, in caso di pioggia abbondante, sono in grado di arrampicarsi alla ricerca di zone più asciutte.

Nelle aree in cui si possono trovare i serpenti a sonagli, si consiglia l’uso di pantaloni lunghi e scarpe chiuse, oltre a prestare molta attenzione a terra. È sempre bene conoscere l’indirizzo del centro medico più vicino o avere un antidoto a portata di mano.

Il veleno del serpente a sonagli

Il morso del serpente a sonagli è molto temuto per il suo veleno e viene usato per paralizzare e uccidere grandi prede. Il suo veleno è altamente tossico: può causare paralisi, emorragie interne a causa della distruzione delle vene e delle membrane capillari, necrosi e arresto cardiaco.

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I morsi devono essere trattati il ​​più rapidamente possibile: c’è un antidoto che inverte l’effetto del veleno e deve essere applicato immediatamente. Tuttavia, l’antidoto non cura gli effetti che il veleno potrebbe aver causato: neutralizza la sua azione, previene la mortalità, ma non cura possibili lesioni come la necrosi.

Esiste un vaccino contro il veleno?

L’iniezione di piccole dosi di veleno induce la produzione di anticorpi, ma una volta che le dosi sono finite, il livello di anticorpi scende a zero. Se avete in programma un viaggio in un paese in cui abbondano questi serpenti, è bene che impariate ad evitarli e che sappiate come agire in caso di morso.


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  • Jon Bragi Bjarnason and Jay WilliamFox. Hemorrhagic metalloproteinases from snake venoms. Pharmacology & Therapeutics. Volume 62, Issue 3, 1994, Pages 325-372.
  • Venomous Animals and Their Venoms: Venomous Vertebrates editado por Wolfgang Bücherl, Eleanor E. Buckley.

 


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