La ciacialaca culorossiccio, un uccello tropicale dal nome buffo
Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero
La ciacialaca culorossiccio (Ortalis ruficauda) è un uccello tropicale dell’ordine dei Galliformi. In Colombia e Venezuela viene chiamata guacharaca, mentre a Trinidad e Tobago è nota con il nome di cocrico.
Questa specie fa parte di un antico gruppo di uccelli della famiglia dei Cracidi, che raggruppa una cinquantina di specie ed è associata ai Megapodidi. Questi ultimi sono noti come gli uccelli costruttori di tumuli che abitano la regione dell’Australasia.
Distribuzione della ciacialaca culorossiccio
La ciacialaca culorossiccio vive esclusivamente nel continente americano. È endemica delle regioni neotropicali: il nord-est della Colombia e il nord del Venezuela, ma è presente anche a Trinidad e Tobago, dove è uno dei due uccelli nazionali.
Habitat
La ciacialaca culorossiccio vive nelle selve di caducifoglie, nelle foreste a galleria e nei parchi forestali dei bassopiani più asciutti del nord-est della Colombia, del nord del Venezuela e di Trinidad e Tobago, come è stato detto in precedenza.
In Venezuela, di solito le ciacialache non vivono nelle profondità dei boschi umidi, ma preferiscono le selve, i fitti bordi dei ruscelli o i boschi bassi che si trovano nelle parti più secche dei tropici.
Caratteristiche fisiche
Questi uccelli possiedono un aspetto e dimensioni simili a quelli delle galline e dei fagiani. Presentano una testa piccola, un collo largo, un corpo dotato di zampe grandi e forti e una coda relativamente lunga. Inoltre, emettono canti profondi e rumorosi.
Questa specie possiede un piumaggio opaco e discreto. I colori predominanti sono il grigio, il marrone e il nero, che servono per la mimetizzazione tra i rami e sul terreno. Le femmine di questa specie presentano una morfologia marrone scuro, con una parte del corpo marrone chiaro.
Abitudini della ciacialaca culorossiccio
Le ciacialache sono uccelli prevalentemente diurni. Presentano un’attività maggiore all’alba, prima del sorgere del sole, momento durante il quale è possibile ascoltarle mentre emettono richiami rumorosi.
Questi uccelli preferiscono nidificare sugli alberi. Si nutrono principalmente di frutta ed erba, in particolare di frutti morbidi, semi, fiori, germogli verdi e foglie. A causa delle sue abitudini frugivore, questo uccello è un buon propagatore di semi e, di conseguenza, ricopre una particolare importanza nella rigenerazione dei boschi.
Studi recenti hanno qualificato la ciacialaca culorossiccio come una specie rappresentativa dello stato di conservazione dei boschi. Inoltre, questo uccello è una specie socievole, che si riunisce in stormi di 4-20 esemplari per la ricerca del cibo.
Le ciacialache riposano durante le ore più calde del giorno. Naturalmente, i luoghi in cui si dedicano al riposo si trovano sugli alberi. Inoltre, fanno bagni di sabbia, che si ritiene servano loro per lottare contro parassiti esterni, anche se si ipotizza che possano anche fare parte del rituale di corteggiamento.
Riproduzione
È bene segnalare che questi uccelli sono monogami. Inoltre, nidificano sugli alberi e sia il maschio che la femmina contribuiscono alla costruzione del nido. Durante la fase della riproduzione, possono adottare atteggiamenti territoriali.
In generale, vengono deposte due uova bianche che la femmina cova da sola. I cuccioli sono precoci e nascono dotati dell’istinto di arrampicarsi immediatamente e rifugiarsi sull’albero di nidificazione. Sono in grado di volare pochi giorni la schiusa.
Il canto della ciacialaca culorossiccio
Molti esemplari di ciacialaca emettono suoni estremamente forti. Possiedono una trachea molto grande, che consente ai loro richiami di essere uditi a più di un chilometro di distanza.
Generalmente, gli stormi di ciacialache producono suoni molto forti in coro. Nei loro canti domina una moltitudine di coccodè, strilli e gracidii.
Stato di conservazione della ciacialaca culorossiccio
Tradizionalmente, gli esemplari della famiglia dei Cracidi sono stati oggetto di caccia nei villaggi rurali delle regioni neotropicali, a causa delle loro grandi dimensioni rispetto a quelle di altri uccelli forestali. D’altra parte, anche la crescente deforestazione del loro habitat influisce sul calo accelerato delle popolazioni locali di Cracidi in tutta l’America del sud.
Un fattore in grado di agire a favore della conservazione di questa specie è il fatto che quest’ultima si stia trasformando in una specie importante per l’industria dell’ecoturismo.
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