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Origini ed evoluzione della tartaruga, un animale unico

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Qual è l'origine della tartaruga? Le origini e l'evoluzione di questo curioso rettile nasconde molti segreti e ha in serbo anche molte sorprese.
Origini ed evoluzione della tartaruga, un animale unico
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La tartaruga è uno dei rettili più interessanti da scoprire in natura. Nonostante il suo comportamento trasmetta molta calma e tranquillità, persino un po’ di monotonia, la verità è che le origini e l’evoluzione della tartaruga non sono affatto ordinarie, anzi.

In questo articolo analizzeremo i sorprendenti cambiamenti che la tartaruga ha subito nel corso dei secoli, sin da quando abita il nostro pianeta.

Origine dei primi rettili sul nostro pianeta

La famiglia dei rettili comprende alcune delle specie più antiche sopravvissute sul pianeta Terra. Tra questi, c’è un tipo molto particolare di tartaruga originaria del continente americano, popolarmente conosciuta come la “tartaruga caimano”.

I cosiddetti “primi rettili” sono emersi all’inizio del periodo Carbonifero, circa 300 milioni di anni fa. Secondo la maggior parte degli zoologi, questa antica famiglia di animali chiamati Captorhinidae sono gli antenati dei rettili che conosciamo oggi.

I captorinidi avevano un corpo simile a delle piccole lucertole. Tuttavia, mostrano dei cambiamenti significativi se confrontati con gli anfibi labirintodonti da cui si sono evoluti, soprattutto per quanto riguarda le proporzioni e le caratteristiche del cranio.

Il cranio di questi “primi rettili” mostrava un rivestimento osseo nell’area degli zigomi. Per questo motivo sono considerati animali anapsidi.

L’origine della tartaruga: evoluzione dagli anapsidi

L’evoluzione della tartaruga è un unicum, anche all’interno della storia evolutiva dei rettili. La sua evoluzione dagli anapsidi ha registrato cambiamenti mai visti, che non possono essere osservati nel processo evolutivo delle altre specie di rettili.

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A causa di questi cambiamenti, e per questi motivi, le tartarughe hanno un aspetto molto particolare: non somigliano a nessun altro animale vivente sulla superficie terrestre.

Una delle grandi curiosità sulla storia della tartaruga è che, contrariamente a quanto si possa credere, in origine si trattava di un animale terrestre. La storia evolutiva dei rettili indica che ci sono voluti circa 100 milioni di anni affinché alcune testuggini si evolvessero per adattarsi all’ambiente acquatico.

Il primo esemplare di tartaruga: l’inizio dell’evoluzione

Il primo animale direttamente imparentato con la tartaruga è l’eunotosauro. Si tratta di un rettile ormai estinto, il primo a sviluppare l’allargamento delle costole, essenziale per il processo di respirazione e ventilazione del corpo dell’animale.

Ma solo dopo la comparsa del Pappochelys è stato possibile osservare una struttura simile al guscio delle tartarughe di oggi. Questa struttura primitiva era chiamata gastralia e la sua funzione principale era quella di proteggere gli organi vitali dell’esemplare.

Pertanto, l’evoluzione della tartaruga ha seguito un doppio processo adattativo. Partendo, come tutti i rettili, dagli anfibi, per poi subire nuovi cambiamenti morfologici e comportamentali, fino a ritornare a vivere sott’acqua.

Le prime testuggini che hanno abitato il nostro pianeta

Il primo rappresentante delle Testudines di cui abbiamo testimonianza si chiama odontochelide (nome scientifico Odontochelys). Questa specie è emersa nell’Asia meridionale durante il periodo Triassico, circa 220 milioni di anni fa. Era un animale acquatico il cui piastrone – la parte inferiore del guscio – era già ben formato; la sua schiena, invece, mostrava ancora dei tratti primitivi.

Circa 10 milioni di anni dopo, sempre durante il Triassico, fece la sua comparsa la seconda testuggine della storia, nota come Proganochelys, che viveva in Eurasia. Nonostante fosse anch’essa una specie primitiva, il suo guscio somigliava già a quello delle tartarughe di oggi.

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Il collo e gli arti della Proganochelys non erano ancora retrattili, bensì ricoperti di spine. Inoltre, questa specie di tartaruga aveva i denti sul palato. Gli scienziati sono convinti che la tartaruga sia uno dei rettili più antichi del mondo, esistita ancora prima dei serpenti e delle lucertole.

La controversa classificazione delle tartarughe

La tassonomia può sembrare una scienza molto esatta a coloro che non sono direttamente coinvolti nel suo studio. Tuttavia, la classificazione delle tartarughe ha suscitato forti dibattiti che, fino ad oggi, non hanno trovato un consenso nella comunità scientifica.

Per molti anni gli erpetologi sembravano concordare sul fatto che questi rettili appartenessero agli anapsidi. Ma nel 2011, il biologo Gabe S. Bever ha effettuato uno studio dettagliato sul cranio di una tartaruga primitiva (Eunotosaurus africanus). I risultati di questa analisi suggeriscono che la tartaruga appartenga in realtà alla sottofamiglia dei diapsidi.

L’evoluzione e le origini della tartaruga celano ancora molti misteri, che speriamo di svelare con il progresso della scienza e della tecnologia.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.