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Scimmie: tipi e caratteristiche

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Per via delle numerose somiglianze con l'uomo, le scimmie sono state oggetto di studio nel corso degli anni. Nel seguente articolo vi parleremo dei tipi di scimmie esistenti, nonché delle caratteristiche principali di uno dei nostri parenti più stretti.
Scimmie: tipi e caratteristiche
Sebastian Ramirez Ocampo

Scritto e verificato il veterinario e zootecnico Sebastian Ramirez Ocampo

Ultimo aggiornamento: 16 giugno, 2023

Le scimmie sono classificate tassonomicamente come scimmie del Nuovo Mondo o platarrini e scimmie del Vecchio Mondo o catarrini. Sono state identificate più di 200 specie, che abitano territori di America, Asia e Africa.

Questa classificazione esclude i primati ominidi, conosciuti anche come scimmie antropomorfe africane, poiché questi hanno caratteristiche che li distinguono dai loro parenti. Tra le scimmie antropomorfe possiamo trovare gli oranghi, i gorilla o gli scimpanzé, che si distinguono principalmente per essere più grandi e non avere la coda.

Scimmie del Nuovo Mondo

Le scimmie del Nuovo Mondo sono caratterizzate dall’avere narici separate ad apertura laterale. Hanno anche dei musi appiattiti e code relativamente lunghe rispetto alle loro dimensioni del corpo.

D’altro canto, sono generalmente arboricole, oltre che native ed endemiche del continente americano. Il gruppo delle scimmie del Nuovo Mondo comprende cinque famiglie.

Famiglia Callitrichidae

Questa famiglia è composta da 42 specie di primati conosciuti come uistitì o tamarini. Questi animali possono essere trovati in America centrale e meridionale, in Paesi come la Colombia, il Brasile o il Venezuela. Sono piccoli animali con un peso compreso tra 100 e 800 grammi, con un’altezza compresa tra 10 e 50 centimetri.

Inoltre, sono diurni, arboricoli e si nutrono di frutti, foglie, insetti e fiori. Sono animali territoriali, che spaventano gli intrusi con strilli intensi. Costituiscono comunità di 5-6 esemplari, anche se è stato dimostrato che vivono in comunità con altri tipi di scimmie.

Tra le loro caratteristiche principali sappiamo che questi primati hanno due molari, una coda non prensile e sono tra i pochi noti per avere nascite multiple.

Tra le specie principali troviamo le seguenti:

  • Uistitì pigmeo.
  • Tamarino.
  • Uistitì dalla corona nera.
  • Grande scimmia leonina.
  • Uistitì neotropicali (che comprendono diverse specie di uistitì).

Famiglia Cebidae

È composta da 17 specie di primati che abitano le foreste dell’America centrale e meridionale. Sono animali di taglia media, che pesano fino a 4 chilogrammi. Si caratterizzano principalmente per la loro coda prensile, che usano per muoversi e aggrapparsi agli alberi mentre si nutrono.

La loro dieta si basa su frutti, foglie, piccoli insetti e piccoli vertebrati. Vivono in comunità fino a 20 individui. Hanno un comportamento arboricolo e diurno.

Una delle sue specie, il cebo cappuccino svolge un ruolo determinante nell’ecosistema forestale, poiché è responsabile della diffusione di semi e polline.

Tra le sue specie principali troviamo:

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Famiglia Aotidae

Conosciute come scimmie notturne, questa famiglia è composta da 11 specie diverse, che si possono trovare nelle foreste tropicali dell’America centrale e meridionale. Pesano in età adulta tra 450 e 1250 grammi e presentano un’altezza che va da 50 a 70 centimetri, contando l’estensione della coda. Di comportamento notturno, di solito escono allo scoperto per nutrirsi di notte di insetti, frutti, foglie, lucertole, uccelli e piccoli mammiferi.

Questi animali sono molto territoriali e difendono il loro territorio, che può estendersi fino a 10 ettari. Inoltre, di solito vivono in coppia con i loro piccoli, che nascono una volta all’anno.

Tra le specie principali troviamo queste:

  • Aoto di Azara.
  • Aotus griseimembra.
  • Aoto dal ventre grigio.
  • Aoto dalla testa nera.
  • Aoto vocifero.

Famiglia Pitheciidae

Questa famiglia è composta da 54 specie, distribuite solo nelle foreste tropicali del Sud America. Si trovano generalmente nell’Amazzonia e nella zona atlantica del Brasile. Le dimensioni delle specie variano tra 20 e 70 centimetri, con un peso che va dai 2 ai 4 chilogrammi.

Hanno un comportamento esclusivamente arboricolo e diurno. La loro dieta si basa su grossi frutti dalla buccia dura, foglie e insetti. Sono animali socievoli che formano comunità di 10-30 individui.

In genere i membri di questa famiglia partoriscono un solo piccolo nella corso della vita e raggiunge la maturità sessuale tra i 3 e i 4 anni di età. In questo gruppo troviamo:

  • Saki dalla faccia bianca.
  • Chiropote barbarossa.
  • Callicebo ornato.

Famiglia Atelidae

Famiglia composta da 27 specie distribuite in zone del Centro e Sud America. Si trovano in Paesi come Messico, Argentina, Perù e Brasile. Queste scimmie sono considerate le più grandi del Nuovo Mondo. Le loro dimensioni vanno da 50 a 90 centimetri e il loro peso oscilla tra 4 e 15 chilogrammi.

Hanno un comportamento diurno e prevalentemente arboricolo. Gli atelidi sono dotati di arti, dita e lunghe code prensili, che usano per muoversi.

Si nutrono di frutti, foglie, germogli e insetti. Sono animali socievoli e si riuniscono in gruppi da 10 a 100 individui a seconda della specie. Tutte le specie che ne fanno parte comunicano tramite vocalizzi, tra cui spicca la scimmia urlatrice, nota per l’intensità del suo richiamo, che può essere percepito a 2 km di distanza.

Tra le sue specie principali troviamo:

  • Scimmia urlatrice.
  • Scimmia ragno.
  • Scimmia lanosa bruna.
  • Murichi.

Scimmie del Vecchio Mondo

Le scimmie del Vecchio Mondo sono il più grande gruppo di primati sulla terra. Sono caratterizzate dall’essere più grandi delle loro controparti del Nuovo Mondo. Hanno glutei coperti da callosità ischiatiche, oltre ad avere code non prensili. Sono native ed endemiche dell’Asia e dell’Africa.

Nella famiglia dei Cercopitecidi troviamo un totale di 21 generi e 139 specie di scimmie, che abitano diversi ecosistemi come foreste tropicali, savane, boscaglie e montagne. Sono animali socievoli che vivono in comunità di più individui.

Tra le sue specie, la più piccola è il cercopiteco nano, con una lunghezza media di 30 centimetri e un peso di 1 chilogrammo, mentre la più grande è il babbuino, con una dimensione di 70 centimetri e un peso di 50 chilogrammi.

Un’altra differenza con le scimmie del Nuovo Mondo è la loro struttura nasale, poiché nelle Scimmie del Vecchi Mondo le narici sono rivolte verso il basso, mentre nei platirrini le narici sono rivolte verso i lati. La loro dieta comprende frutta, semi, fiori, erbe, insetti, rettili, uccelli e altri mammiferi. Tra le principali troviamo:

  • Macaco.
  • Mandrillo.
  • Babbuino.
  • Nasica.
  • Erythrocebus patas.
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Come avrete notato, esistono diversi tipi di primati, ognuno con delle caratteristiche che li rendono speciali. È importante che l’essere umano si impegni nella cura e la conservazione di queste specie sul pianeta, poiché altrimenti potrebbe essere troppo tardi.


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