5 razze di gatti asiatici
Sebbene i gatti siano tra gli animali più gettonati come animali domestici in tutto il mondo, in Oriente e in Asia acquisiscono un simbolismo particolare. Vengono associati alla buona fortuna, alla prosperità e al denaro. Per questo, i gatti asiatici vengono venerati nei loro paesi.
Continuate a leggere per scoprire qualcosa in più su alcune razze di gatti asiatici.
Razze di gatti asiatici
Non ci sono dubbi sul fatto che i gatti siano esseri straordinari che ogni giorno ci affascinano con i loro comportamenti e bizzarrie.
In alcune zone del pianeta, tuttavia, vengono attribuiti loro dei veri e propri “poteri”. Ecco di seguito elencate alcune delle razze di gatti asiatici che è bene conoscere:
1. Siamese
Il primo gatto nella lista delle razze asiatiche è un rappresentante della Thailandia, più precisamente dell’Antico Regno del Siam.
Conosciuto per il suo corpo snello, la pelliccia chiara e gli occhi azzurri, il Siamese – foto in evidenza dell’articolo – tende ad essere piuttosto “chiacchierone” e a miagolare di continuo, soprattutto durante il periodo del calore.
Inoltre, è conosciuto per la sua personalità e per il modo in cui esprime il suo disaccordo in determinate situazioni.
La curiosità tipica di tutti i felini è maggiore in questa razza: non tarderà molto a curiosare in tutti gli angoli della casa. Come molte razze asiatiche, anche il Siamese è piuttosto attivo ed affettuoso.
2.Persiano
Con questo esemplare ci trasferiamo in quello che è l’attuale Iran, dove venne creato un gatto estremamente elegante, sofisticato e maestoso.
È considerato un gatto aristocratico e, a causa della sua bellezza, la sua razza si diffuse rapidamente dall’Asia all’Europa e all’America.
Il Persiano è un gatto di dimensioni medio grande, dalla testa rotonda e massiccia, il muso schiacciato e gli occhi sporgenti.
È dotato di una folta pelliccia, lunga e setosa al tatto. La coda è piena di peli e arrotondata sulla punta. Esistono Persiani di tutti i colori, ma nella maggior parte dei casi sono neri, marroni o bianchi.
3. Bobtail giapponese
Torniamo nel punto più a est del continente per trovare una delle razze di gatti asiatici più curiosi. La sua principale qualità è la sua coda corta simile a quella di un coniglio, dovuta ad un gene recessivo.
Nativo del Giappone, il Bobtail è un’icona nella tradizione del paese. Il famoso amuleto Maneki-Neko – gatto della fortuna – si basa proprio su questa razza… così come il personaggio di Hello Kitty!
Di dimensioni medie, con il muso triangolare e le orecchie a punta, questo gatto ha il pelo setoso, sia che sia lungo o corto.
Il suo corpo è allungato come molti felini orientali, ha il naso lungo e gli occhi grandi. È un gatto molto attivo, curioso e giocherellone; non sopporta la solitudine.
4. Gatto d’Angora
Ecco un’altra delle razze di gatti asiatici il cui passato è piuttosto remoto. È originario della regione di Ankara in Turchia, e ne esistono esemplari dagli occhi di due colori diversi che vengono considerati puri e tradizionali.
Il Gatto d’Angora può avere il pelo di vari colori: bianco, marrone, nero, crema, rosso, azzurrognolo o tigrato.
In quanto al temperamento, si tratta di un felino piuttosto attivo, curioso, agile e intelligente, che ama miagolare. È anche un gatto che adora le coccole, anche se non ama essere preso per troppo tempo in braccio.
5. Gatto Ceylon
L’ultimo dei gatti asiatici di questa lista è originario dello Sri Lanka, a sud-est dell’India, ed è una razza poco diffusa nel resto del mondo. Nel suo paese natale è considerato simbolo di buona fortuna.
Si tratta di un animale di piccole dimensioni, che sfiora i 5 kg di peso, con delle caratteristiche orecchie grandi e delle linee striate sulla testa e lungo il dorso.
Per quanto riguarda il carattere, è piuttosto socievole, va d’accordo con le persone e con altri animali e si adatta a vivere in città.
Non c’è dubbio che i gatti asiatici siano esemplari splendidi e particolari per il loro atteggiamento e agilità. State pensando di prenderne uno?
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.