L'addestramento dei cani guida
Nel corso del tempo, l’uomo ha riconosciuto nel cane una serie di capacità uniche che gli permettono di svolgere attività e servizi di grandissima importanza. Questi intelligenti e docili mammiferi, vivono a contatto con gli esseri umani da oltre 10 mila anni, diventando alleati imprescindibili in vari ambiti della società. Oggi esistono cani da salvataggio e soccorso, cani poliziotti, ma quelli più famosi sono sicuramente i cani guida. Dotati di una personalità equilibrata e docile, sono gli occhi di migliaia di persone ipovedenti. Li accompagnano dappertutto, consentendogli di vivere in modo normale e in autonomia.
In Italia, esistono molti centri di addestramento per cani guida. Ogni giorno lavorano per educare esemplari scelti che andranno a vivere accanto a persone cieche o con sei problemi di vista. Abbiamo deciso di dedicare un articolo a questi eroi a quattro zampe che, da tantissimo tempo, svolgono un servizio encomiabile e che sono davvero insostituibili.
Come si svolge l’addestramento dei cani guida?
Come è noto a tutti, non tutte le razze canine sono adatte a svolgere questo lavoro. Prima di tutto, viene dunque selezionato un esemplare con delle caratteristiche assai speciali. Anche se, come regola generale, si vedono sempre Labrador o Golden Retriever come accompagnatori di ciechi, ci sono altre razze che vengono utilizzate come cani guida. Sempre e quando soddisfino questi requisiti di personalità:
- Desiderio di compiacere il proprietario.
- Alto senso di responsabilità.
- Perseveranza, non arrendersi facilmente.
- Iniziativa e risoluzione.
- Adattabilità all’ambiente e ai cambiamenti che possono verificarsi in esso.
- Istinto protettivo.
Una volta verificate queste condizioni, il cane prescelto inizia un lungo percorso di apprendimento. Si tratta di un allenamento costante e assai completo, portato a termine in modo che ogni esemplare possa svolgere il suo servizio nel miglior modo possibile e, soprattutto, nella massima sicurezza.
L’imbracatura per cani
Attraverso l’imbracatura, la persona ipovedente potrà comunicare al cane guida ciò che vuole da lui, stabilendo la direzione e la velocità di andatura. Pertanto, in questo caso, entrambi devono imparare a usarla nel modo corretto. Di solito, il cane si posiziona sulla sinistra della persona, anticipandolo di qualche centimetro, dato che è l’animale a guidare la passeggiata.
Affinché entrambi possano capirsi, gli viene insegnato a utilizzare il contatto dell’imbracatura senza però esercitare pressione né tirare o strattonare l’animale.
Camminare in linea retta
Sebbene la persona sia cieca, è responsabile dell’orientamento. Anche se molta responsabilità ricade sul cane, è fondamentale che il proprietario impari a gestire la situazione, dal momento che l’animale funge da appoggio e non potrà mai prendere il comando da solo.
Camminare con un cane guida è qualcosa di nuovo e diverso. Una persona ipovedente dovrà quindi continuare a sfruttare altri sensi, come l’udito, o anche la memoria del percorso per poter muoversi senza difficoltà. Si tratta di un lavoro in team.
Il cane guida è addestrato a camminare in linea retta e, in questo modo, ci saranno meno ostacoli possibili lungo la strada. Il suo compito è di guidare la persona fino a quando non gli sarà indicato diversamente o fino a quando non verrà modificato il percorso, per la presenza di un ostacolo. Come, per esempio, un cordolo, un lampione, una bancarella o anche una persona.
Bordi delle strade
I cordoli possono costituire un vero problema per i non vedenti. A tal proposito, i cani guida devono essere molto ben addestrati per poterli superare. La presenza di un cordolo verrà segnalato in modo inequivocabile dall’animale, che si fermerà e si siederà in modo che la persona sappia cosa deve fare: scendere o salire il bordo.
Nel caso delle scale, il cane scenderà per primo o poggerà le zampe in alto, in modo che la persona sappia trovare i gradini e senza il rischio di perdere l’equilibrio e cadere rovinosamente.
Ostacoli e traffico
Quando viene addestrato per l’uso dell’imbracatura, il cane deve capire che questo è come un’estensione del corpo della persona che deve essere guidata, quindi quando c’è un ostacolo da superare, ci deve essere spazio sufficiente per i due, per agevolare i movimenti.
In caso di traffico ravvicinato, il cane ignorerà gli ordini per andare avanti. Quando le macchine sono più lontane, il cane rimarrà in piedi o seduto e aspetterà fino a quando i veicoli non saranno passati. Tuttavia, la persona deve usare il proprio senso uditivo per capire quando è il momento giusto per attraversare, poiché la capacità dell’animale è limitata. Fortunatamente, in molte città italiane sono già presenti degli speciali semafori con segnali sonori che facilitano l’attraversamento.
Eventuali distrazioni
I cani guida sono gli occhi dei ciechi e devono sempre essere molto vigili, poiché ogni disattenzione potrebbe essere fatale. Pertanto, questi formidabili animali vengono addestrati a mantenere sempre altissima la loro concentrazione. Non importa cosa succeda attorno a loro. Anche se i marciapiedi sono ricchi di rumori, voci e stimoli, dovranno sempre riuscire ad esserne indifferenti.
Una buona regola, se vedete in strada uno di questi cani guida è di non avvicinarsi mai e né accarezzarli senza il permesso del proprietario. E’ giusto evitare ogni possibile distrazione.
Quando si pensa a questi animali, il primo pensiero che viene alla mente è sicuramente un’enorme gratitudine. I cani guida sopportano un addestramento lungo e complesso, si mantengono leale e fedeli e fanno di tutto per prendersi cura del loro padrone. Esiste al mondo un animale più nobile e in grado di dare così tanto all’uomo? Francamente, crediamo di no.
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