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Il corno del rinoceronte nella preistoria

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Sapevate che il corno del rinoceronte è cambiato con il trascorrere degli anni? Le varie specie, di fatto, si sono dovute adattare alle nuove condizioni ambientali per evitare l'estinzione. 
Il corno del rinoceronte nella preistoria
Ultimo aggiornamento: 14 ottobre, 2020

I rinoceronti sono tra gli animali più antichi esistenti al mondo, ma non hanno sempre avuto lo stesso aspetto. In questo articolo parliamo del corno del rinoceronte durante l’era preistorica e altri dati interessanti.

Il corno del rinoceronte è cambiato nel tempo

Al giorno d’oggi, le poche specie di rinoceronti rimaste allo stato brado si trovano in pericolo di estinzione perché al loro corno vengono attribuite proprietà medicinali, oltre a essere sfoggiati come trofei da parte dei bracconieri.

Sapevate che la famiglia dei rinoceronti era formata da quasi cinquanta specie? Oggi, purtroppo, ne restano solo cinque e non sappiamo per quanto tempo ancora. Le poche informazioni che abbiamo su alcune specie estinte si devono ai ritrovamenti dei resti fossili, poi analizzati dagli esperti.

Ciò ha permesso di scoprire che il corno del rinoceronte non è sempre stato come lo conosciamo oggi, ovvero un grande corno al centro. Alcuni ne erano persino sprovvisti!

I rinoceronti preistorici erano molto simili agli esemplari odierni in quanto a sembianze fisiche, erano infatti robusti, con le zampe corte e molto forti. Molti, però, furono costretti a evolversi per poter sopravvivere quando il clima sulla Terra cambiò. Questo significò anche dover sviluppare un corno speciale e disfarsi del pelo.

Rinoceronte con o senza corno?

Quando pensiamo a un rinoceronte, ci viene subito in mente l’immagine di un animale con un corno in mezzo alla testa. Eppure, non sono sempre stati così. Vediamo a seguire alcune specie di questa famiglia con particolari corni e senza:

1. Rinoceronte lanoso

Visse in Europa e in Asia nell’ultimo periodo di glaciazione, circa 30000 anni fa. Lo conosciamo in parte grazie all’arte rupestre rinvenuta in una grotta nel Sud della Francia, dove erano raffigurati con due corna, uno corto e l’altro più lungo e curvo.

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Come indica il nome, il rinoceronte lanoso era coperto di pelo su tutto il corpo. Sappiamo anche che era lungo quasi quattro metri e che pesava circa 3000 chilogrammi, simile, quindi, all’odierno rinoceronte bianco.

2. Rinoceronte corridore

Apparteneva alla famiglia degli iracodontidi, oggi totalmente estinta, che visse nelle aree selvatiche degli attuali Cina, Pakistan e Kazakistan. Seppur simile agli odierni rinoceronti, aveva zampe e collo più lunghi.

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Questa specie era però sprovvista di corno e aveva il viso simile a quello di un tapiro. Raggiungevano grandi velocità durante la corsa – da cui il loro nome – e si dice che fossero più simili ai cavalli che ai rinoceronti. Potevano misurare fino a 10 metri e, a quanto sembra, si sono evoluti verso le giraffe.

3. Teleocerato

Il corno del rinoceronte teleocerato era molto simile alle specie tuttora esistenti; questo animale, però, aveva anche un corno più piccolo sul muso, che non era presente in tutti gli esemplari.

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Fonte: © N. Tamura

I teleocerati vissero nell’America del Nord 5,3 milioni di anni fa e avevano abitudine acquatiche, motivo per cui sembra fossero in qualche modo imparentati anche agli ippopotami. Avevano le zampe corte e il torace ampio.

4. Rinoceronte unicorno

Sembra che la figura del cavallo alato con un corno in testa presente in molti racconti e leggende deriva da un rinoceronte preistorico. Questo rinoceronte viveva in Asia, per la precisione nell’attuale Russia, e la sua caratteristica principale era un grosso corno di quasi due metri in mezzo agli occhi.

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Corpo robusto, zampe corte e muso piccolo, era ricoperto di pelo su tutto il corpo e gli esemplari adulti misuravano sei metri e pesavano cinque tonnellate.

5. Il corno del rinoceronte tuono

Questa specie che viveva in America del nord e nell’Est asiatico aveva un aspetto molto particolare. Aveva un corno diviso in due, che non finiva a punta, bensì aveva una forma arrotondata. Assomigliava, quindi, più agli ossiconi delle giraffe piuttosto che al corno degli odierni rinoceronti.

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L’aspetto dei rinoceronti preistorici era senza dubbio molto diverso da quello degli animali che conosciamo al giorno d’oggi.


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  • Ansón, M., & Hernández Fernández, M. (2013). Reconstrucción artística de la apariencia de Prosantorhinus Heissig, 1974, el rinoceronte teleoceratino del Mioceno medio de Somosaguas. Revista Espanola de Paleontologia.

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