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Le 9 razze di gatti con il minor numero di malattie

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La selezione artificiale da parte dell'uomo è la causa principale della persistenza di alcune malattie nelle razze di gatti. Pertanto, le varianti meno specifiche in genere sono quelle che presentano il minor numero di malattie.
Le 9 razze di gatti con il minor numero di malattie
Ana Díaz Maqueda

Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

In generale, le razze di gatti con il minor numero di malattie sono quelle che hanno subito un processo di selezione artificiale ridotto, ovvero quelle più vicine al gatto europeo. La selezione antropica è ciò che provoca negli animali patologie congenite che altrimenti non si manifesterebbero in natura o non si riprodurrebbero.

A differenza dei cani, la selezione dei gatti durante la creazione di nuove razze aveva esclusivamente uno scopo estetico. Mentre molti cani hanno problemi alle ossa e alle articolazioni a causa della loro forma fisica, ciò non accade con i gatti, con rare eccezioni. Nelle righe seguenti parleremo di razze di gatti che grazie al loro corredo genetico soffrono di un minor numero di malattie.

Gatti con il minor numero di malattie

Nella maggior parte dei casi, le razze di gatti che presentano problemi congeniti devono questa condizione all’allevatore. Le persone che si occupano dell’allevamento delle razze spesso tendono a far accoppiare animali che soffrono di patologie note senza preoccuparsi del benessere degli animali o delle persone che acquisteranno il gatto.

Pertanto, molte razze di gatti soffrono di malattie, come la cardiomiopatia ipertrofica negli Sphynx, nei Ragdoll o nei Siamesi. Il gatto siamese, infatti, è forse la razza che presenta più malattie ereditarie, trattandosi di una varietà antica nella quale sono stati incrociati membri della stessa famiglia.

Per questo motivo, quando si acquista un gatto di razza, è fondamentale conoscere l’allevatore e la fama che lo precede. Un altro problema è che a volte vengono allevati gatti che soffrono di malattie virali difficili da rilevare nella loro fase iniziale, ma che prima o poi si manifestano. Questo è il caso della peritonite infettiva, del calicivirus o dell’herpesvirus.

A prima vista, gli animali portatori i virus sono perfettamente sani, ma la malattia può svilupparsi a causa di stress o altri fattori. Questo problema non sussisterebbe se gli allevatori evitassero di far riprodurre animali malati. Di seguito presentiamo le razze maggiormente esenti da queste patologie.

1. Gatto europeo

La razza di gatto più resistente alle malattie è quella europea. Anche se è possibile che questi gatti soffrano di patologie come qualsiasi altro gatto, non essendo soggetti a una continua selezione da parte degli umani, hanno una minore probabilità di presentare malattie congenite.

Inoltre, la loro variabilità genetica rende questi gatti quasi immuni a determinati disturbi, o almeno più resistenti.

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2. British Shorthair

Un’altra razza di gatti dotata di buona salute è il British Shorthair. Questo felino di colore grigio chiaro ha un’ottima aspettativa di vita, di oltre 15 anni. Tuttavia, potrebbe essere portatore del gene che causa l’emofilia B, un tipo di malattia del sangue che provoca problemi di coagulazione.

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3. Chausie

Poco conosciuta in Europa, la chausie è una delle razze più forti. Secondo l’International Cat Association (TICA), il chausie è un incrocio naturale tra un gatto della giungla (Felis chaus) e un gatto domestico. Questo incrocio fa aumentare la variabilità genetica e, con essa, la resistenza alle malattie.

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4. Nebelung

Anche la Nebelung è una razza che presenta pochi problemi di salute. Simile al gatto d’Angora, ma con il mantello grigio, il Nebelung ha un’aspettativa di vita che va dai 15 ai 18 anni.

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5. Bombay

Il gatto Bombay è una delle razze più longeve, quindi in genere gode di ottima salute. Questo gatto vive dai 18 ai 20 anni, ma può anche superare la media. Ciò è probabilmente dovuto alla grande variabilità genetica della razza, poiché è un ibrido tra il gatto American shorthair e il gatto birmano.

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6. Havana Brown

I gatti Havana Brown godono di una buona salute e non sono particolarmente suscettibili ad alcuna malattia. Sono il prodotto di un incrocio tra diverse razze di gatti, quindi presentano una grande variabilità genetica. L’unico problema evidente è il fatto che non gli piace particolarmente l’esercizio fisico.

7. Bobtail giapponese

Questa razza di gatto di solito soffre di poche malattie congenite. Inoltre, è abbastanza attiva ed energica, il che le fa mantenere abitudini sane che la portano a vivere a lungo. In media, la maggior parte degli esemplari vive tra i 15 e i 18 anni.

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8. LaPerm

La razza LaPerm è di recente creazione e ancora non molto diffusa nel mondo. Tuttavia, questa particolarità le ha conferito una buona salute, poiché il processo di allevamento non si è protratto abbastanza a lungo da generare patologie congenite nel gatto.

9. Balinese

Il balinese nasce dall’incrocio tra la razza siamese e vari tipi di gatti a pelo lungo. Ciò gli ha consentito di mantenere il bell’aspetto del Siamese, ma di godere di una migliore salute e una minore tendenza a soffrire di malattie congenite. Tuttavia, il singolo caso dipenderà dall’allevatore.

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Cosa rende queste razze più resistenti?

Come è stato detto in diverse occasioni, ciò che rende una specie più forte e più resistente alle malattie, oltre ad avere una minore probabilità di sviluppare malattie ereditarie, è la variabilità genetica.

Tutte le razze di gatti, così come quelle di cani, nascono dall’incrocio di esemplari imparentati tra loro, cioè consanguinei. Ciò fa sì che la variabilità genetica ne risulti compromessa e si accumulino mutazioni negative nel corso delle generazioni.

Gli animali con alleli recessivi deleteri (una copia del gene che si manifesta solo quando entrambi gli alleli sono recessivi) possono far ereditare questa caratteristica alla loro prole. Se si incrociano 2 gatti che sono fratelli, aumenta la probabilità che questi alleli vengano ereditati dallo stesso esemplare.

In altre parole, il gatto presenta solo copie recessive che, nel caso in cui si sviluppi la patologia, sia l’esemplare che tutta la sua prole presenteranno o porteranno quell’allele “dannoso”. Questa riduzione della variabilità genetica porta alla depressione da consanguineità, che riduce drasticamente la longevità di una specie o razza.

Quando l’incrocio tra gatti avviene in modo casuale e la probabilità di riprodursi con un consanguineo è prossima allo zero, la genetica della specie migliora. Allo stesso modo, aumenta anche la sopravvivenza e la salute generale. Per tutti questi motivi, se volete avere un gatto in buona salute, la cosa migliore sarà acquistare un esemplare di razza europea.


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