I lemuri e i loro parenti
Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González
Da quando è uscito il film Madagascar, i lemuri hanno riguadagnato una certa fama in tutto il mondo. E grazie al personaggio del film, si è creata un’idea secondo cui questi animali sono dispettosi, agili e buffi.
Volete saperne di più su questi animali? A quale famiglia appartengono? Sono scimmie? Con quali animali sono imparentati? Nelle prossime righe troverete le risposte.
Caratteristiche generali dei lemuri
I lemuri ei loro parenti appartengono alla famiglia Lemuroidae, ordine dei Lemuriformes. Sono considerati primati inferiori, perché i primati antropoidi (scimmie, umanoidi e umani) non si sono evoluti da loro, ma dagli omomidi. In effetti, alcune specie fossili presentavano delle dimensioni simili a quelle dei loro parenti scimmie, ma si estinsero durante l’Olocene.
Pertanto, i lemuri sono un gruppo di primati dall’aspetto particolare e difficili da classificare. Secondo l’Unione mondiale per la conservazione della natura, esistono circa 103 specie di lemuri, anche se un terzo di loro è considerato in via di estinzione. La maggior parte vive nelle foreste dell’isola del Madagascar, quindi la deforestazione è la loro principale minaccia.
Prendono il nome dai lemuri, spiriti della mitologia romana, per via delle forti vocalizzazioni che emettono per spaventare il nemico. Inoltre, le loro abitudini notturne e i caratteristici occhi grandi e vivaci contribuiscono a conferire loro un aspetto spettrale.
Come sono arrivati in Madagascar?
L’ipotesi più diffusa è che i lemuri siano arrivati sull’isola del Madagascar dall’Africa, circa 65 milioni di anni fa. Si ritiene che abbiano compiuto questa impresa per mezzo di piccoli pezzi di legno che sono stati utilizzati come zattere di fortuna. Da allora si sono evoluti per adattarsi al clima altamente stagionale: una stagione calda e piovosa alternata a una stagione fresca e secca.
Questo adattamento conferisce ai lemuridi un livello di diversità che rivaleggia con quello di altri gruppi di primati.
Il motivo principale per cui i lemuri sono così diversi dai loro parenti primati è l’isolamento geografico che hanno subito. Le condizioni dell’isola e la loro distanza da altri mammiferi della loro specie hanno gli hanno permesso di sviluppare caratteristiche uniche. Inoltre, il clima del Madagascar è molto variabile, quindi hanno dovuto sviluppare meccanismi per affrontarlo e sopravvivere.
I lemuri e i loro parenti
La tassonomia di questo gruppo è oggetto di molte controversie, poiché le relazioni filogenetiche tra i lemuri e i loro parenti non sono ancora chiare. Tuttavia, la teoria più ampiamente accettata è che il galagone e il potto dell’Africa, così come il loris dell’Asia, siano gli animali più strettamente imparentati con i lemuri.
Infatti, sebbene il ceppo dei lemuridi provenisse dall’Africa, si ipotizza che altri mammiferi simili possano essere arrivati in Madagascar anche dall’Asia. Allo stesso tempo, alcuni esemplari provenienti dal Madagascar durante l’Eocene potrebbero essersi spostati in Asia e in Africa. Ciò avrebbe comportato uno scambio di materiale genetico, motivo per cui la tassonomia del gruppo è complicata.
Nelle prossime righe, vi parleremo degli attuali parenti dei lemuri e di quali sono le loro caratteristiche principali.
1. Il curioso caso del galagone
I galagidi, o galagoni, sono primati lemuridi molto diffusi nel continente africano. Comprendono un totale di 19 specie. Hanno le seguenti caratteristiche:
- Le loro dita sono dotate di cuscinetti aderenti che li aiutino a muoversi su superfici lisce.
- Riposano durante il giorno e di notte si nutrono di insetti e semi.
- Hanno grandi occhi che permettono loro di vedere al buio.
- Sono molto agili, tanto che un esemplare può saltare fino a 5 metri da un albero all’altro.
2. L’aye-aye, il parente più raro dei lemuri
L’aye-aye, Daubentonia madagascariensis, è un lemuride delle dimensioni di un gatto. Ha una coda folta, lunga quanto il suo corpo, e orecchie nude dritte, come quelle di un topo.
Lo si potrebbe scambiare per uno scoiattolo, ma le sue mani e i suoi piedi sono dotati di pollici opponibili come quelli dei primati superiori. Inoltre, il dito medio di ogni mano è lungo e sottile. Utilizzano questo dito più lungo per mangiare, pettinarsi e lavarsi i denti.
3. I parenti più lenti dei lemuri: i loris
Il loris, un lemuride dal corpo massiccio, pelo lungo e setoso, arti corti e muso appuntito, trascorre la maggior parte del suo tempo tra i rami degli alberi. Il più curioso è il loris lento, Nycticebus coucang, il cui nome riflette il suo atteggiamento. Si muove solo un arto alla volta, rimanendo attaccato al ramo con gli altri tre.
Al contrario, il lori gracile, Loris tardigradus, abita lo Sri Lanka e ha un comportamento più frenetico. È più piccolo, ma presenta un carattere particolare, poiché è irascibile e vendicativo.
Se eccitato, ringhia in modo acuto e può colpire altri membri della famiglia senza una ragione apparente.
4. Il tarsio
Il tarsio o tarsius, che abita le Filippine e il Borneo, ha in comune con la specie citata precedentemente solo il suo status di primate. Il suo aspetto grottesco è affascinante e, zoologicamente, costituisce una contraddizione e un enigma. Le sue caratteristiche principali sono le seguenti:
- È in grado di far ruotare la testa quasi completamente.
- Le sue orecchie sono grandi e membranose.
- È dotato di dita molto lunghe, che terminano con protuberanze appiccicose che lo aiutano a scalare superfici lisce.
- La sua coda, lunga e quasi nuda, termina con una nappa molto pelosa.
L’importanza del tarsio, dal punto di vista anatomico, è notevole. È dotato di pollici opponibili e assume una posizione eretta, come i primati superiori. Inoltre, ha grandi occhi con visione binoculare.
D’altra parte, anche il suo modo di saltare è sorprendente: raddrizzano improvvisamente le zampe posteriori, come fanno le rane.
Conclusione
I lemuri e i loro parenti, in conclusione, non sono scimmie come tutte le altre, dal momento che vengono considerati primati inferiori. Presentano caratteristiche molto diverse, e di conseguenza risultano molto interessanti per gli amanti di questi animali. Ancora di più se per incontrarli e conoscerli è necessario visitare l’isola del Madagascar, meta di vacanze tra le più esotiche.
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