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Mellisuga helenae: il colibrì più piccolo del mondo

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Il Mellisuga helenae è un uccello tanto piccolo che viene spesso scambiato per un'ape. A Cuba è stato soprannominato 'zunzuncito' per via del ronzio delle sue ali quando vola.
Mellisuga helenae: il colibrì più piccolo del mondo
Luz Eduviges Thomas-Romero

Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il Mellisuga helenae è un uccello che si trova solo in un Paese: Cuba. È davvero piccolo, persino rispetto ad altri colibrì. Misura circa 5 centimetri dal becco alla coda e pesa circa 1,8 grammi, meno di una moneta da un centesimo.

Questa specie di colibrì potrebbe tranquillamente ispirare delle fiabe, non solo per le sue piccole dimensioni, ma per vari aspetti della sua vita. Ad esempio, la femmina costruisce un nido di soli 3 centimetri di diametro e le sue uova hanno le dimensioni di un pisello.

Il piumaggio del Mellisuga helenae

I maschi adulti di questa specie hanno la testa e la gola di colore rosso, con altri sprazzi di questo colore che si estendono lungo i lati del torace. Sia la testa che il collo sono cangianti e i riflessi variano dal rosso rubino all’arancione, a seconda della luce.

Le parti superiori del maschio sono color verde acqua, mentre le parti inferiori sono bianche e color verde acqua ai lati. Presenta una coda seghettata, blu con sfumature nere negli angoli.

È interessante notare che i giovani maschi ad occhio nudo somigliano alle femmine, ma sono più piccoli e mancano della coda a punta bianca.

D’altra parte, anche se le femmine assomigliano ai maschi adulti, sono un po’ più grandi. Mancano del “casco” iridescente del maschio e presentano punte bianche sulle penne della coda.

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Le sorprendenti capacità di volo del Mellisuga helenae

È interessante approfondire le capacità di volo del Mellisuga helenae. Ad esempio, è risaputo che i colibrì di questa specie, più di ogni altra, trascorrono gran parte della loro vita volando. In effetti, possono usare le loro zampette solo per appollaiarsi, eventualmente.

Per questo motivo hanno dei muscoli del volo che si sono appositamente adattati, e che costituiscono il 22-34% del loro peso corporeo totale. Il Mellisuga helenae (come altri colibrì) è inoltre dotato di una grande chiglia e di ali coniche, che lo aiutano a volare.

La loro anatomia consente loro di muovere le ali secondo uno schema a forma di otto, consentendo loro di rimanere fermi in aria. A tale scopo, in tutte le specie di colibrì, le articolazioni della spalla consentono alle ali di ruotare di 180 gradi.

I colibrì sono in grado di volare verso l’altro, verso il basso, all’indietro e persino a testa in giù.

In volo, le minuscole ali del colibrì sbattono circa 80 volte al secondo. E durante un volo di corteggiamento, i maschi possono battere le ali 200 volte al secondo!

Canto e comunicazione

Sia i maschi che le femmine interagiscono utilizzando canzoni semplici, acute e poco attraenti per l’orecchio umano. Questo perché il Mellisuga helenae è in grado di produrre una varietà di suoni vocali che comprende dai trilli ai cinguettii. Inoltre, molte delle loro canzoni sono composte da una singola nota ripetuta e ognuna di queste dura meno di un secondo.

L’analisi di queste melodie ha mostrato differenze nelle canzoni tra diversi lek e persino tra singoli maschi all’interno dello stesso gruppo di canto.

Abitudini alimentari

Come tutti i colibrì, il Mellisuga helenae ha sviluppato degli adattamenti, come la sua lingua lunga e protrattile, per prelevare in modo più efficiente il nettare dai fiori, nonché dagli insetti e dai ragni.

I colibrì Mellisuga helenae ogni giorno consumano nettare e insetti in quantità equivalenti al loro peso. Ma hanno un vantaggio: i fiori da cui questi colibrì prelevano il cibo sono difficili da sfruttare per altri uccelli e insetti. Per questo motivo, i colibrì hanno poca concorrenza per quanto riguarda le fonti di cibo.

A causa del loro rapido metabolismo, i Mellisuga helenae richiedono un elevato apporto di nutrienti e trascorrono fino al 15% del loro tempo a mangiare. Preferiscono nettare con concentrazioni di saccarosio dal 15 al 30%. Questa specie di colibrì è in grado di visitare fino a 1.500 fiori in un solo giorno.

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I colibrì vivono fino a 7 anni in natura e 10 anni in cattività.

Il Mellisuga helenae è una specie “quasi minacciata”

A Cuba e in Giamaica, i colibrì sono importanti per l’impollinazione di vari tipi di fiori. A questo proposito, è stato dimostrato che alcuni fiori, come la Solandra grandiflora e la Hamelia patens, si sono evoluti per rendere il loro nettare accessibile solo a questa specie. Per questo motivo, si dice che il rapporto tra questi uccelli e le piante sopracitate sia di codipendenza.

Per quanto svolgano un ruolo importante nell’impollinazione e siano di per sé animali sorprendenti, purtroppo questi uccellini sono classificati come “quasi minacciati” perché hanno una popolazione moderatamente piccola, che sta diminuendo rapidamente a causa della perdita e del degrado delle foreste.


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