Logo image
Logo image

Mussurana: habitat e caratteristiche

4 minuti
Il mussurana è un esemplare molto resistente che non risente del veleno di altri serpenti, quindi può nutrirsi di serpenti velenosi senza problemi.
Mussurana: habitat e caratteristiche
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

I serpenti sono un gruppo di rettili molto eterogeneo, in quanto presentano una grande varietà di colori, dimensioni e stili di vita. Sebbene non siano dotati di gambe, sono in grado di muoversi in modo molto agile e veloce. Esistono più di 3000 specie di serpenti nel mondo e una di queste è chiamata mussurana, famosa perché gli esemplari giovani presentano un colore rosso intenso. La conoscete?

Questo serpente appartiene alla famiglia dei colubridi (Colubridae), quindi non è una vipera, ma produce veleno, un attributo che presentano solo alcuni esemplari della famiglia delle vipere. Viene anche chiamato pseudoboa clelia. Scoprite di più su questo rettile nelle prossime righe.

Habitat e distribuzione del mussurana

Il mussurana (Clelia clelia) si trova nel continente americano, ed è distribuito in Sud America dal Messico all’Argentina, ma non in Cile. Abita le aree boschive e anche luoghi controllati come i terreni agricoli, purché si trovino in prossimità di boschi. La sua distribuzione altitudinale varia tra il livello del mare e i 2000 metri di quota, anche se si stima che possa raggiungere altezze più elevate.

Com’è fatto il mussurana?

I serpenti della specie mussurana hanno un aspetto interessante, poiché gli esemplari giovani e quelli adulti presentano colorazioni diverse (come se fossero 2 specie distinte). Quando sono giovani, presentano un intenso colore rossastro su tutta la parte posteriore del corpo. Tuttavia, hanno la testa nera e una striscia chiara sulla nuca, seguita da una nera.

Alcuni esemplari presentano macchie scure nella zona delle squame vertebrali. L’area ventrale è color crema e può presentare macchie di color grigio. La forma del corpo è cilindrica e gli occhi sono caratterizzati da una pupilla ampia.

Nel suo stadio adulto, il mussurana è di colore scuro, bluastro o nero. Può raggiungere taglie grandi (circa 220 centimetri), soprattutto le femmine, poiché sono più grandi rispetto ai maschi. Ciò significa che vi è un marcato dimorfismo sessuale, non solo per quanto riguarda le dimensioni, ma anche nel numero delle squame ventrali e subcaudali.

Comportamento dei mussurana

Questo colubride è molto agile e si muove facilmente sul suolo, ma non solo, poiché è stata osservato anche in acqua e persino tra gli alberi. In genere cerca cibo di notte, ma è attivo anche durante il giorno.

Quando si sente minacciato, questo serpente tende ad espellere liquidi dalla ghiandole cloacali, una strategia che sebbene sembri strana può risultare molto utile. Altri comportamenti difensivi comprendono improvvisi cambi di postura e nascondere la testa.

Comportamento alimentare dei mussurana

I mussurana sono carnivori. Tra le varie caratteristiche di spicco, questi serpenti si nutrono di altri serpenti (alcuni anche velenosi), motivo per cui vengono definiti ofofagi.

Tra le specie preferite dai mussurana abbiamo il Terciopelo o Bothrops asper e quelli dei generi Atropoides, Crotalus e Porthidium, tra gli altri. Nella loro dieta sono inclusi anche altri vertebrati, come piccoli mammiferi, uccelli e lucertole.

Questo serpente è molto agile nel catturare la sua preda. Utilizza due caratteristiche molto importanti, il veleno e la sua forza di costrizione: una combinazione mortale.

Il suo arsenale chimico non è così tossico, almeno non per l’uomo, dal momento che in genere gli incontri con questo serpente non hanno conseguenze letali. Ha una dentatura opistoglifa, il che significa che le zanne che iniettano il veleno si trovano sul retro della mascella.

Riproduzione

Il mussurana è un esemplare oviparo, il che significa che depone le uova. Può deporre da 9 a 22 uova, e in genere la maturazione sessuale si raggiunge quando i maschi arrivano a misurare 650 millimetri e le femmine 973.

In studi effettuati in Brasile è stata riscontrata nelle femmine una fertilità di appena il 53%, il che suggerisce che solo la metà delle femmine adulte si riproduce ogni anno. Inoltre, si stima che la loro riproduzione sia influenzata dal tempo. Pertanto, nelle regioni più calde presenta un ciclo continuo mentre in quelle più fredde diventa stagionale.

Stato di conservazione del mussurana

Il mussurana non è una specie minacciata. È elencato nel gruppo dei “Least Concern (LC)” secondo la lista rossa dell’Unione mondiale per la conservazione della natura (IUCN).

Tuttavia, in Argentina è stato classificato come vulnerabile, poiché l’espansione urbana ha comportato una riduzione dei luoghi in cui può nutrirsi. Inoltre, va tenuto presente che si tratta di un esemplare con bassa fertilità e maturità sessuale tardiva.

Un serpente molto resistente

Questo rettile ha un’altra caratteristica interessante: la sua elevata resistenza ai veleni di altri serpenti velenosi, come i Bothrops, il che ha senso se si pensa che si nutrono di questi animali. Questa particolarità è stata oggetto di studio da parte di alcuni ricercatori, affascinati dalla totale assenza di sintomi o reazioni in questa specie.

I mussurana sono serpenti impressionanti, che colpiscono non solo per la loro colorazione rosso intenso (nel loro stadio giovanile), ma anche per le loro caratteristiche. Sono esemplari che si nutrono di altri serpenti grazie al loro veleno e alla loro forza di costrizione, una combinazione da cui la preda non può sfuggire. Inoltre, mostrano un’elevata resistenza ad altri veleni di serpente, un fatto di grande interesse in campo scientifico.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Cerdas, L., & Lomonte, B. (1982). Estudio de la capacidad ofiofaga y la resistencia de la zopilota (Clelia clelia, Colubridae) de Costa Rica a los venenos de serpiente. Toxicon, 20(5), 936-939.
  • Díaz-Ricaurte, J., Serrano, F., & Ferreto, B. (2018). Clelila clelia (Daudin, 1803). Catálogo de anfibios y reptiles de Colombia, 4(2), 23-31.
  • Galarza, M., De Alencar, L., & Martins, M. (2013). Natural history of pseudoboine snakes. Papeis avulsos de Zoología, 53(19), 261-283.
  • Gutiérrez-Cárdenas, P., Rivas, G., Nogueira, C., Gagliardi, G., Catenazzi, A., Gonzales, L., & Murphy, J. (2019). Clelia clelia. The IUCN Red List of Threatened Species 2019: e.T197468A2487325.
  • Lomonte, B., Cerdas, L., Solórzano, A., & Martínez, S. (1989). El suero de neonatos de Clelia clelia (Serpentes: Colubridae) neutraliza la acción hemorrágica del veneno de Bothrops asper (Serpentes: Viperidae). Revista de Biología Tropical, 38(2), 325-326.
  • Scott, N., Giraudo, A., Scrocchi, G., Aquino, A., Cacciali, P., & Motte, M. (2006). The genera Boiruna and Clelia (Serpentes: Pseudoboini) in Paraguay and Argentina. Papeis avulsos de Zoología, 46(9),77-105.
  • Pizatto, L. (2005). Body size, reproductive biology and abundance of the rare pseudoboini snakes genera Clelia and Boiruna (Serpentes, Colubridae) in Brazil. Phyllomedusa, 4(2),111-122.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.