Rabbia nei conigli: cause, sintomi e trattamento
Indipendentemente dalla taglia, dalla razza o dalla specie dei vostri animali domestici, ognuno di loro merita cure adeguate che gli consentano di vivere nelle migliori condizioni possibili. Alcune patologie, come la rabbia nei conigli, di solito hanno esito fatale, motivo per cui è davvero importante conoscere l’evoluzione della malattia ed evitare così complicazioni.
Mantenere i vostri conigli al sicuro da qualsiasi tipo di malattia assicurerà che la loro qualità di vita si mantenga stabile. Inoltre, disponendo degli strumenti necessari per l’identificazione delle diverse condizioni, ridurrete il rischio di contagio tra le altre specie, compreso l’uomo. Continuate a leggere per saperne di più.
Cos’è la rabbia?
Una delle malattie più diffuse al mondo per i suoi segni caratteristici, la rabbia nei conigli è una patologia di origine virale in grado di colpire il sistema nervoso, così come quello di qualsiasi altro animale a sangue caldo. Questo virus è distribuito in quasi tutto il mondo, ad eccezione di alcune isole e regioni polari.
Nel tempo è stato osservato che gli animali con il più alto tasso di contagio erano cani, gatti, pipistrelli e bovini. Questo elenco include alcune specie selvatiche come topi, volpi e procioni. Nel caso dei conigli, la rabbia in genere non è molto frequente, tranne in situazioni in cui sono stati attaccati da un animale infetto e sono riusciti a sopravvivere.
Come si trasmette la malattia?
Il virus della rabbia del coniglio ha la possibilità di entrare nel corpo delle sue vittime in diversi modi. Il suo veicolo principale è la saliva, per questo motivo la penetrazione avviene in genere in seguito a un morso o al contatto con una ferita. Inoltre, è frequente il contagio attraverso la mucosa degli occhi, del naso e della bocca e anche per inalazione.
Una volta che il microrganismo è riuscito a entrare nel corpo dell‘animale domestico, deve passare attraverso un periodo di incubazione, che può durare diversi mesi. La durata di questa fase dipenderà da fattori quali la quantità di virus inoculato, nonché l’innervazione dell’area in cui si è introdotto. Durante questo periodo, la malattia spesso non viene rilevata.
Sintomatologia
Nel momento in cui la rabbia nei conigli inizia a manifestare i segni della malattia, la prognosi diventa riservata per i danni provocati. Sebbene questa patologia sia rara nei conigli, è importante identificare i segni e le fasi che può attraversare il vostro animale domestico una volta infettato.
Per comprendere meglio l’andamento della malattia, divideremo la rabbia nei conigli nelle sue due diverse presentazioni.
Rabbia furiosa
Dopo che il virus ha completato l’incubazione, inizia il suo viaggio verso la destinazione finale: il cervello. La sua presenza provoca una grave encefalite (infiammazione del cervello) che ne altera di conseguenza il comportamento. Il coniglio potrebbe manifestare i seguenti segni:
- Aggressività: di solito attacca e cerca di mordere.
- Cambiamenti radicali nel comportamento: dall’agire in modo molto aggressivo, può arrivare a manifestare un atteggiamento depressivo.
- Difficoltà a mangiare e bere (a causa della paralisi facciale).
- Convulsioni.
- Ipersalivazione e scialorrea.
- Insufficienza polmonare (dovuta a paralisi respiratoria) che può portare alla morte.
Rabbia paralitica o muta
I conigli con rabbia paralitica iniziano a manifestare varie paralisi localizzate della bocca, della lingua, del collo e del viso. Durante la manifestazione dei segni, il vostro animale domestico non mostrerà alcun segno di aggressività, anzi, sembrerà debole, depresso e manifesterà salivazione eccessiva. Man mano che il virus della rabbia del coniglio progredisce, paralizza gli organi vitali e infine provoca la morte.
Trattamento della rabbia
Al momento non esiste un trattamento specifico per la rabbia nei conigli. Le possibilità di sopravvivere a questa condizione sono quasi nulle. Tutti gli animali con diagnosi presunta della malattia devono essere immediatamente messi in quarantena. Il rischio di contagio ad altri animali e zoonosi è molto alto, quindi bisogna prestare estrema attenzione.
I conigli colpiti di solito non sopravvivono dopo essere stati attaccati o morsi da un altro animale portatore; in tal caso, è necessario darne immediata comunicazione alle autorità. È considerata una malattia debellata in Europa e controllata in America; tuttavia, continua ad essere responsabile di migliaia di morti in Asia e in Africa, da qui la sua importanza per la salute pubblica.
Come prevenire la diffusione della malattia?
In molte specie, si ricorre alla vaccinazione contro la rabbia come misura preventiva; nel caso dei conigli, la sua applicazione è altamente sconsigliata a causa degli effetti collaterali che potrebbe provocare. Inoltre, quando gli esemplari sono animali domestici, di solito vengono tenuti in spazi chiusi e sicuri, dove sono protetti dai rischi dell’esterno.
Il veterinario è responsabile della conferma della diagnosi della rabbia nei conigli; se il test è positivo, dovrete farlo sopprimere. Gli animali e le persone che hanno vissuto a contatto con il paziente dovranno essere tenuti sotto continua osservazione. Se siete stati morsi dal vostro coniglio, lavate l’area con abbondante acqua e recatevi in un ospedale nel quale ricevere cure immediate.
L’elenco delle malattie che possono colpire i conigli è molto lungo. Per tenerli al sicuro, è importante monitorare la loro salute e farli visitare regolarmente da un professionista. Sia il benessere dei vostri animali che il vostro dipendono dalle azioni che compite durante la loro vita. Non permettete loro di cadere vittima della rabbia o di qualsiasi altra condizione.
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